L’estate 2017 verrà ricordata per molto tempo nell’ambiente Spartak. Un gruppo di genitori della Pro Asti Sandamianese (seconda società di San Damiano d’Asti) si ribella contro la propria Società per problemi interni che non si conoscono e si rivolse al Comune, allora presieduto dal Sindaco Mauro Caliendo, richiedendo una fusione dei settori giovanili in modo da essere tutti uniti verso un unico obiettivo, che è quello della crescita dei bambini in un ambiente sano e rispettoso, esattamente com’è stato fin’ora allo Spartak San Damiano. Il problema più grande fu quello di proporre la cancellazione delle due società storiche sandamianesi a discapito di una terza nuova società con a capo un sodalizio formato da un terzetto cresciuto e formatosi negli ultimi anni proprio nello Spartak San Damiano. Un vero e proprio tradimento dopo tutto quello che la Società gialloblù aveva dato per loro.

 

Tra varie riunioni e moltissime parole e comunicati non se ne riusciva a venire a capo. Il tempo passava e la Società Spartak, seppur con limitazioni e apprensioni, si cominciò ugualmente a muovere per organizzare la nuova stagione.
Si arrivò così ad inizio agosto ad una soluzione che naturalmente non riuscì ad accontentare tutti. Grazie al Comune si formò un unico settore giovanile sotto lo Spartak San Damiano riconosciuta come Società seria, affidabile e con un buon progetto. La Società accoglie con orgoglio i complimenti, ma paga questo accordo con il cambio dei colori sociali che per 25 anni avevano contraddistinto sul campo la squadra. Piano piano venne eliminato il gialloblù e si passò al rossoblù, colori sociali della Città di San Damiano d’Asti.

 

A settembre, tra ancora tante incertezze, si partì e si rimase meravigliati per la numerosa partecipazione degli iscritti che solo nel Settore Giovanile superò i 140 tesserati.

 

 

La Società, per problemi organizzativi dovuti alla rovente estate, non era preparata ad avere tanti gruppi  ritrovandosi con gli allenatori contati.

 

Col passare dei mesi la forte dirigenza e i tanti volontari contribuirono al miglioramento riuscendo a portare a termine questa stagione esaltante.

Anche in Prima Squadra ci fu una novità. Il Presidente di comune accordo con il mister Antonio D’Urso iscrissero la squadra in Prima Categoria tra le critiche esterne della Società sostenendo che si fosse fatto "il passo più lunga della gamba".

Ma il livello del mister e della squadra fece raggiungere quei risultati che la Società sperava. Alla fine della stagione lo Spartak si salvò senza patemi posizionandosi a metà classifica.